Il panico, la paura, la sensazione di soffocare
A distanza di 20 anni non riesco a parlarne serenamente. Le emozioni prevalgono sempre in modo importante. Posso dirvi che quello che ricordo di tutto è il panico, la paura, la sensazione di soffocare. E sembrerà strano, ma ricordo ancora più nitidamente il panico incontrollato che ho provato l’anno dopo, quando sono tornata a Genova per le commemorazioni. Non è successo niente allora, nessuna carica, nessun pestaggio, ma ricordo che rivedere la polizia e i carabinieri in tenuta antisommossa che ci seguivano da lontano mi ha scatenato una crisi di panico che nella mia vita non ho mai provato. E io sono stata fra i più fortunati in assoluto perché dove ero io ci siamo beccati solo qualche lacrimogeno e qualche inseguimento. L’ho detto allora e lo ridico adesso perché ne sono ancora convinta: sono una persona tendenzialmente pacifica e piuttosto razionale ma lo ammetto, anche io in quel frangente avrei potuto farmi prendere dalla rabbia, tirare qualcosa, ribellarmi in qualche modo ad una roba così ingiusta, così sproporzionata e grave… non comprendo invece come gente professionalmente preparata e pagata per proteggerci possa compiere uno scempio come quello che abbiamo visto.
Gli elicotteri mi fanno ancora paura
Mi ricordo bene il furgone che nonostante i controlli passò ugualmente e tutti pensammo che era passato perché era della polizia (e infatti arrivato in p.Le Kennedy i poliziotti vestiti da black block cominciarono a tirar fuori dal furgone quelli che mi sembravano bastoni). Fu quello il momento in cui capii che dalla polizia ci si poteva aspettare di tutto come sempre. Gli elicotteri che volavano bassi per molto tempo mi hanno fatto paura dopo il g8. Di quel giorno mi ricordo soprattutto la paura.
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