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Grandi inediti – Bailey-Bennink-Parker: Topographie Parisienne

pubblicato da il 12 Aprile 2021


L’improvvisazione radicale europea emerge con una fisionomia distinta rispetto a quella del free jazz d’oltre Atlantico nel corso degli anni sessanta. Nel 1970 tre capiscuola di questo filone, il sassofonista Evan Parker, il chitarrista Derek Bailey, entrambi britannici, e il batterista Han Bennink, olandese, incidono The Topography of the Lungs: prima uscita della Incus, etichetta fondata – in un’ottica di autogestione – proprio da Parker e Bailey assieme al batterista britannico Tony Oxley, The Topography of the Lungs viene subito riconosciuto come una pietra miliare dell’improvvisazione europea. E tuttavia The Topography of the Lungs, primo album del trio, rimane anche l’ultimo: negli anni successivi in effetti Bailey, Bennink e Parker hanno occasione di suonare assieme in contesti più ampi, ma raramente si producono invece come trio, e non registrano mai un altro album. E’ in particolare Bailey, con la sua concezione rigorista dell’improvvisazione, che tende a sfuggire a gruppi con una configurazione fissa. Questo spiega l’importanza di Topographie Parisienne, pubblicato nel 2019 dalla francese Fou Records, un cofanetto di quattro cd, che documentano una serata dell’aprile 1981 al Dunois, glorioso locale parigino: ben tre ore e mezzo di musica, con due solo di Evan Parker, diversi duo nelle tre combinazioni possibili, e soprattutto due brani in trio di oltre quaranta minuti ciascuno, che rappresentano l’unica altra consistente testimonianza, oltre a The Topography of the Lungs, del trio di questi tre maestri.

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