Kutso, tra i Nirvana e Totò
pubblicato da Redazione il 2 Dicembre 2013
Mattia Gabbianelli, cantante della band romana dei Kutso (sì, con la pronuncia à l’anglais) è intervenuto durante Meltin Pop per presentare il gruppo e il loro primo album LP “Decadendo (su un materasso sporco)“, un titolo che non ha niente a che fare con le recenti vicende di Berlusconi, ma è un’allegoria della vita stessa. Addirittura, penserete voi. E invece dietro i testi non sense e un dolce impiastro di melodie ariose e frasi lapidarie, un guazzabuglio di chitarre distorte, fracasso ritmico e grida intonate verso il nulla, c’è la volontà di parlare (anche) di cose serie. L’album, uscito ad aprile 2013, raccoglie brani che avevano precedentemente fatto il giro del web, con canzoni come “Aiutatemi” che è stata reinterpretata in “Decadendo” in una versione Kutso&friends insieme a Fabrizio Moro, Pierluigi Ferrantini (Velvet), Pier Cortese e Adriano Bono (ex Radici Nel Cemento) che volentieri hanno prestato le proprie voci.
L’approccio al live per i Kutso è fondamentale e da oltre un anno, girano i club italiani con le date del “Perpetuo Tour” (di dylaniana memoria). Per quanto durerà questo tour? Dove saranno i Kutso fra 10 anni? Le risposte a queste ed altre domande nell’intervista che trovate di seguito.
Buon ascolto.