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Volpi: dobbiamo rassicurare i cittadini

pubblicato da il 27 Dicembre 2013


VolpiUn Comitato d’ordine pubblico e sicurezza, convocato questa mattina dalla viceprefetto reggente Angela Mitrano ed un’ordinanza del Sindaco di Massa Alessandro Volpi restrittiva della somministrazione e del consumo di bevande alcoliche.

Così le istituzioni massesi hanno voluto affrontare il senso di paura e di smarrimento che ha attanagliato la città apuana, dopo i fatti di sangue della notte di Natale che hanno visto la morte di Andrea Fruzzetti e Enrico Baria in pieno centro a Massa.

“Il drammatico episodio avvenuto nella notte di Natale non segnala un’emergenza sociale per un movida incontrollata e pericolosa e non è sintomatico di una guerriglia urbana tra i gruppi incontrollata” hanno voluto precisare le autorità cittadine e lo stesso primo cittadino in una conferenza stampa convocato nel pomeriggio ha parlato di un fatto che “non è paradigmatico della città”.

Compito delle Istituzioni, però, ha aggiunto Volpi, è rassicurare i cittadini e per questo è stato dato un segnale con un’ordinanza sindacale che – in vigore da questa sera – impone la chiusura dei locali alle 02.00.

Nel nostro speciale del Venerdì pomeriggio abbiamo proposto due passaggi della conferenza stampa del sindaco di Massa: quello relativo al motivo dell’adozione dell’ordinanza e quello relativo al rapporto tra centro città e periferie e tra disagio sociale e criminalità. “il disagio sociale c’è” – ha detto Volpi – “ma la ragione di un fatto criminale come quello della notte di Natale trova le sue motivazioni altrove: il disagio sociale non ne è nè giustificazione nè alibi”.

Sul fronte della cronaca si registrano alcune indiscrezioni relativamente all’interogatorio di garanzia a Andrea Mazzi: l’indagato avrebbe invocato la legittima difesa e avrebbe detto di non conoscere i ragazzi uccisi e di aver trovato il coltello sul posto: una versione dei fatti contraria all’ipotesi di premeditazione avanzata dagli inquirenti che hanno chiesto la convalida dell’arresto.  

 


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