Da Niccioleta a Taranto. La memoria del futuro.
pubblicato da Redazione il 7 Agosto 2014
Intervista ad Ascanio Celestini dopo lo spettacolo “Niccioleta“, dal palco di Fino al Cuore della Rrivolta. Un monologo nato da un storia “donata” da Andrea Camilleri, è il racconto di una strage nazista avvenuta il 13 giugno 1944. Una strage di minatori, di cui si sa poco, un massacro dimenticato tra le molte rappresaglie della fine della Seconda Guerra Mondiale.
Una storia poco conosciuta forse perché meno legata di altre alla Resistenza vera e propria. I lavoratori protagonisti della strage, infatti, non lottavano in nome della liberazione dell’Italia dall’invasore fascista, ma per preservare la loro miniera e quindi il loro diritto di continuare a lavorare.
Ai nostri microfoni Celestini parla dello spettacolo, ma soprattutto di memoria, della memoria condivisa, della necessità di creare una “memoria del futuro”, che prenda in considerazione anche i drammi moderni, dalle stragi sul lavoro alla guerra in Palestina.