A rischio il PCA di Pietrasanta
pubblicato da Redazione il 25 Febbraio 2014
C’è preoccupazione a Pietrasanta fra gli operatori del PCA, Progetto Comunità Aperta, organizzazione che da cinque anni, sulla base di una convenzione fra ASL e Comune, svolge di fatto il ruolo del SerT nella città versiliese, seguendo e dando sostegno a circa 150 utenti con problemi di tossicodipendenza.
Infatti, sulla base di una nuova convenzione ( la precedente è scaduta lo scorso 31 dicembre), nel 2014 i fondi destinati al PCA verranno praticamente dimezzati, passando da 120 mila a 70 mila euro. Un taglio che vorrebbe significare una drastica riduzione di tutte le attività di sostegno del Progetto Comunità Aperta a favore delle persone interessate da problemi di tossicodipendenza, ed il conseguente rischio di chiusura del Progetto stesso.
Per questo motivo gli stessi operatori del PCA unitamente ai volontari dell’Associazione DDT – Difesa dei diritti dei tossicodipendenti – hanno indetto per venerdì 28 febbraio nel chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta una assemblea pubblica per informare e sensibilizzare la cittadinanza sulla questione.
Nella nuova convenzione, oltre ai tagli di cui abbiamo dato nota, sono contenute anche clausole su cui gli operatori di PCA hanno avanzato dubbi di sospetta illegalità.
Sull’argomento abbiamo raccolto la testimonianza di Valentina Torri, psicologa, in attività presso il Progetto comunità aperta. Le sue parole le potete ascoltare nel file allegato in fondo a questa pagina.