Massa. Provocazione fascista alla sede dell’ANPI
pubblicato da Redazione il 13 Febbraio 2013
Pubblichiamo di seguito il comunicato di Anpi di Massa a seguito del danneggiamento della sede e del furto del gonfalone.
“Venerdì 8 febbraio 2013 l’ANPI di Massa ha organizzato un presidio presso il Monumento alla Resistenza di Piazza Matteotti invitando la città, le associazioni, le forze politiche a dare il segnale della loro coscienza antifascista contro i rigurgiti di fascismo rappresentato da alcune forze politiche di estrema destra. Nella notte tra il giorno 11 e 12 febbraio 2013, qualcuno ha rotto un vetro della sede dell’ANPI all’ex Deposito C.A.T. è entrato dentro ed ha asportato il gonfalone della Sezione, che viene usato nelle manifestazioni e cerimonie e che ha appuntate le 8 medaglie d’oro e le numerose stellette, che rappresentano i Partigiani Caduti e Decorati nella Resistenza e Lotta di Liberazione della nostra comunità. Noi non accusiamo direttamente nessuno, a farlo ci penseranno nel caso le forze dell’ordine a cui abbiamo presentato denuncia per quanto accaduto.
Ma segnaliamo che il gesto ha un profondo contenuto simbolico, e che nella sostanza è dichiaratamente e profondamente fascista, perché fu il fascismo squadrista che assaliva le sedi politiche e sindacali del movimento operaio e ne asportava e bruciava i simboli, cioè le bandiere. Riteniamo che il fatto sia politicamente gravissimo perché l’ANPI è un Ente Morale riconosciuto, rappresenta quindi i valori etici su cui si fonda la nostra democrazia. Uno spregio all’ANPI lo si può equiparare ad un raid contro una istituzione, un municipio, una prefettura, un tribunale. Questo per parlare chiaro è il livello della violenza avvenuta che sconquassa di fatto la vita civile della nostra comunità.
Non possiamo non chiamare i cittadini antifascisti di Massa a raccolta, a rendere testimonianza della loro coscienza democratica. Sulla questione del neofascismo ha fatto un appello chiarissimo il presidente nazionale dell’ANPI Sen. Carlo Smuraglia, che riproponiamo:: “C’è un’avanzata, che non può non preoccupare, dei movimenti che si richiamano dichiaratamente al fascismo, avanzata che addirittura arriva a doverci far vedere Casa Pound candidata alle elezioni. Una volta per tutte: questi movimenti sono fuori dalla Costituzione. E la reazione a questa avanzata da parte delle strutture preposte a contrastarli è tiepida se non assente. Non c’è da meravigliarsi quando anche nei partiti che dovrebbero essere più tradizionalmente attenti a questi temi, rispetto al termine antifascismo – che non dimentichiamocelo è un tutt’uno col termine democrazia – c’è quasi una completa indifferenza”. Ribadiamo infine che il terreno della azione politica dell’ANPI è la democrazia con le sue regole, e quindi il rifiuto della violenza.
Richiamando le ragione del presidio dei giorni passati rafforziamo l’invito ai cittadini, alle istituzioni ed alle autorità competenti a non trattare con superficialità quanto avvenuto. Quella che è stata una chiara provocazione fascista non può e non deve essere minimizzata. Di fronte a gesti provocatori e gravissimi come quello subito c’è la necessità di organizzare una risposta forte, convinta, partecipata che deve essere di tutta la città.