Massa-Carrara: la cultura “vale” poco

Lo ha certificato il rapporto curato dall’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio di Massa-Carrara, dal titolo “Arte e cultura come volano di sviluppo”.

I numeri contenuti nella ricerca illustrata dal dott. Daniele Mocchi, dell’Istituto camerale, hanno descritto infatti una situazione in cui il tessuto locale esprime numeri interessanti ma ha avuto una dinamica meno importante di province vicine come La Spezia, Lucca e Pisa. 1400 le imprese attive, con una classificazione molto ampia che ricomprende anche settori come la realizzazione di software e videogame, 160 istituzioni no profit ed un valore aggiunto di 126 milioni di euro per un occupazione complessiva di 2400 persone.

A penalizzare la provincia di Massa-Carrara la scarsità di strutture culturali, quali biblioteche, musei statali, teatri: fatto 100 l’indicatore nazionale su questo aspetto la provincia apuana esprime un valore di 57,5 ed ha solo un terzo delle strutture, come musei o biblioteca, a disposizione rispetto a province come quelle di Pisa o Lucca.

Ecco perché il valore aggiunto prodotto dalla cultura incide solo per il 3,1% sul valore aggiunto totale prodotto nell’economia locale, collocando Massa-Carrara in 100^a posizione su un totale di 110 province.

In fondo a questa pagina trovate il servizio realizzato per noi da Matteo Bartolini, da ascoltare o scaricare.