Colapesce: “Non chiamatemi cantautore”
pubblicato da Redazione il 25 Febbraio 2015
Il secondo album è sempre più difficile. Lo cantava Caparezza qualche tempo fa, e anche Lorenzo Urciullo, che quando canta si fa chiamare Colapesce, si è trovato di fronte questa sfida durante la scrittura di Egomostro uscito a febbraio di quest’anno per 42Records.
In totale sono 14 tracce (12, in realtà, più una traccia divisa a metà che fa da intro “Entra pure” e da finale “Vai pure”) e raccontano l’universo personale dell’egomostro colapesce. Un disco più intimo e introspettivo rispetto a “Un meraviglioso declino“, disco d’esordio del 2012.
Ai microfoni di Meltin Pop, Lorenzo racconta del nuovo disco, dei Maledetti Italiani, dell’essere cantautori e delle statuette stampate in 3D
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