Quello che meriti. Intervista a Gnut
pubblicato da Redazione il 28 Aprile 2014
Gnut, un nome che non significa niente. Nato per scherzo, qualche anno fa, ma che ha portato fortuna al gruppo e a Claudio Domestico, che ha voluto mantenere questo nome d’arte anche quando ha iniziato la sua carriera da solista. Napoletano, nato nel 1981, cantautore con due album all’attivo, DiVento del 2008 e Il rumore della luce del 2011, e adesso l’ultimo lavoro in studio “Prenditi quello che meriti“, uscito il 22 aprile per etichetta INRI. Un disco importante per Claudio perché è il primo di cui cura anche il lato della produzione artistica e degli arrangiamenti.
Dieci brani scritti negli ultimi 5 anni, dopo tante collaborazioni, esperienze, viaggi, incontri, musica, e messo tutto insieme con un sound caldo, un mix di pop, folk, blues e musica napoletana. E quest’ultima influenza si trova in alcuni testi, in cui si mischia dialetto e italiano, e soprattutto nell’ultima traccia, l’undicesima, un classico della canzone napoletana Passione. Anche qui torna il caso. Una take estemporanea, registrata a finestra aperta, con tanto di temporale in sottofondo, perchè il disco era troppo breve. Il risultato è un finale perfetto, per un disco da ascoltare e riascoltare.
Ai microfoni di Meltin Pop abbiamo ospitato Gnut che ci ha raccontato del disco, dei progetti futuri e ci ha spiegato cos’è il DADGAD