Grandi inediti – Stan Getz: Live in Paris 1959
pubblicato da il 29 Marzo 2021
Fra i grandi inediti di ambito jazzistico venuti alla luce in questi ultimi anni, un posto di rilievo hanno senz’altro due inediti di Stan Getz di cui ci occupiamo in questa e nella prossima puntata. Live in Paris 1959 è stato pubblicato nel 2018 nella collana di grandi concerti parigini Live in Paris a cui ha dato vita Frémeaux et Associés, benemerita etichetta francese con un catalogo straordinario che va dal jazz alla world music alla canzone francese alle grandi interviste agli audiolibri (se volete ascoltare l’Etranger in versione integrale letto da Camus, ecco dove cercarlo). Live in Paris 1959 coglie il grande sassofonista in un momento molto particolare della sua vita e della sua carriera: nel ’58 Getz al termine di una tournée decide di trattenersi in Europa – dove rimarrà fino alla fine del ’60 – sia per stare vicino alla moglie svedese, sia per cercare di staccare dall’eroina. Dalla Danimarca, dove si stabilisce, si sposta in Europa, e suona con americani di passaggio o espatriati e con musicisti locali. A Parigi Getz è ben lieto di poter avere a fianco un batterista formidabile come Kenny Clarke, uno dei creatori della nuova concezione della batteria nel bebop, che poi nel ’56 ha scelto di trasferirsi nella capitale francese. In queste registrazioni effettuate per lo più dal vivo all’Olympia e alcune in studio, Getz oltre che da Clarke è accompagnato da un altro americano ormai parigino di adozione, il chitarrista Jimmy Gourley, e da due francesi specializzati nell’accompagnare grandi jazzisti americani, Martial Solal – il più originale pianista europeo della sua generazione – e il contrabbassista Pierre Michelot, che nel ’57 aveva partecipato (come del resto Kenny Clarke) all’incisione a Parigi della musica di Miles Davis per il film Ascensore per il patibolo.