Linda Sharrock (3)
pubblicato da il 6 Maggio 2019
Con Paradise (1975) siamo verso la fine della storia comune di Sonny e Linda Sharrock, e le loro strade stanno per dividersi. A parte Paradise e le registrazioni e i filmati che documentano il suo lavoro con il chitarrista, l’unico altro documento della vocalità di Linda Sharrock risalente agli anni settanta è la sua splendida partecipazione ad un brano compreso in Angel Eyes, album del pianista Joe Bonner registrato alla metà del decennio: per la prima volta nel suo canto ci sono anche delle parole. Nella discografia di Linda Sharrock c’è poi un vuoto di dieci anni. Negli anni settanta Sonny e Linda divorziano, ma la Sharrock mantiene il cognome dell’ex marito. Negli anni ottanta approda a Vienna, dove lavora per musiche da film e negli studi di incisione. Nell’85 appare in Jazz for Thinkers, un album inciso da un gruppo di improvvisatori austriaci. Poi la Sharrock avvia un intenso sodalizio artistico con il sassofonista Wolfgang Puschnig, uno dei più affermati jazzisti austriaci, che diventerà suo marito. Dei numerosi album in cui si traduce la loro collaborazione il più stimolante è proprio il primo, intestato al quartetto Pat Brothers, che con una cifra stilistica spiccatamente originale è però in sintonia con il rumorismo e il gusto per l’elettronica e per sonorità aspre delle ultime tendenze newyorkesi dell’epoca: ma in Pat Brothers, in un amalgama molto avanzato, c’è anche una forte vena melodica, e un interessante tentativo di presentare dei song, delle canzoni, in una forma contemporanea e non convenzionale. Pat Brothers testimonia anche di un importante sviluppo del lavoro della Sharrock, che comincia a scrivere dei propri testi.