Marco Cappelli; The Fictive Five
pubblicato da Redazione il 7 Aprile 2019
Norvegian Landscapes (etichetta Da Vinci) è il terzo capitolo di un trittico che a Marco Cappelli, chitarrista italiano ma da una quindicina d’anni a New York (dove è inseritissimo nella scena dell’avanguardia), è stato ispirato dal noir europeo contemporaneo: il primo album era dedicato a Fred Vargas, il secondo a Maurizio De Giovanni e questo a Jo Nesbo, autore di gialli norvegese. Cappelli lo ha realizzato con il suo Acoustic Trio, con Ken Filiano al contrabbasso e Satoshi Takeishi alle percussioni, e con ospiti Oscar Noriega ai clarinetti e DJ Olive turntables ed elettronica. Filiano fa anche parte di The Fictive Five, formazione nata nel 2013 per iniziativa del sassofonista Larry Ochs, un veterano dell’avanguardia (basti citare il Rova Saxophone Quartet). Passati in marzo dall’Italia, i Fictive Five ci sono piaciuti molto dal vivo ad Area Sismica di Forlì. In coincidenza con le esibizioni italiane è uscito il loro nuovo album Anything Is Possible (Clean Feed): in quintetto, con Nate Wooley alla tromba, un secondo contrabbasso, Pascal Niggenkemper, e Harris Eisenstadt alla batteria, i Fictive Five propongono un free di alto livello, sostanzioso, che vive dentro pezzi ben architettati, con una notevole articolazione di situazioni, data da una intelligente varietà di combinazioni fra i cinque musicisti