Steve Lacy (10)
pubblicato da il 7 Gennaio 2019
Prima e dopo la rimpatriata a New York con Roswell Rudd, nel ’76 Steve Lacy si esibisce in Italia in duo e in trio con il batterista/percussionista Andrea Centazzo, che proprio per pubblicare la registrazione di un duo live con Lacy – per cui non trova interesse nelle case discografiche – dà vita alla propria etichetta Ictus. Nell’82 Lacy fa parte di un quintetto con cui Roswell Rudd riesce a coronare il sogno di incidere un album di musiche di Herbie Nichols e di Thelonious Monk con musicisti di livello e per un’etichetta non marginale: con loro ci sono Ken Carter al contrabbasso e due capiscuola dell’improvvisazione olandese, il pianista Misha Mengelberg e il batterista Han Bennink, che condividono la devozione di Rudd per Nichols e Monk. L’album, Regeneration, viene registrato a Milano per la Soul Note del produttore Giovanni Bonandrini (dall’82 all’85 Bonandrini viene proclamato “produttore dell’anno” dall’annuale referendum della rivista americana Down Beat).