Wadada Leo Smith (5)
pubblicato da il 14 Marzo 2022
Nei primi anni settanta Leo Smith crea il gruppo New Dalta Ahkri, che avrà diversi organici. E’ con questa intestazione che Smith realizza il suo secondo album personale, Reflectativity, registrato nel novembre del ’74 – sempre per la Kabell, la sua etichetta – in trio con Anthony Davis al pianoforte e Wes Brown al contrabbasso. E’ proprio con gli album con Leo Smith degli anni settanta che Anthony Davis, di dieci anni meno di Leo Smith (aveva ventitré anni all’epoca di Reflectativity), comincia a mettersi in luce: Davis – che tornerà poi a collaborare con Smith anche successivamente – sarà poi un notevole pianista e leader nell’ambito del jazz d’avanguardia, ma la sua fama sarà legata soprattutto alla creazione di alcune opere, la più famosa delle quali è The Life and Times of Malcolm X. Nelle note di copertina alla ristampa di Reflectativity nel cofanetto Kabell Years: 1971-1979, pubblicato dalla Tzadik, l’etichetta di John Zorn, Davis ha scritto che la musica di Smith “vive non solo nelle sue note e nei suoi gesti musicali, ma nei silenzi (…). In questa negoziazione la musica diventa scultura – letteralmente un modellare lo spazio musicale all’interno del silenzio”.